Nella teoria l’istituto dell’avvalimento è finalizzato a garantire il rispetto del principio di libera concorrenza, in quanto strumento in grado di estendere le possibilità partecipative alle gare di appalto in ambito pubblico e privato.
Ed infatti, grazie a detto istituto, l’impresa che sarebbe stata esclusa dalla partecipazione alla gara per mancanza di requisiti di competenza, esperienza e qualifica, in forza dell’ausilio prestato da altra impresa in possesso di questi ultimi ottiene di poter partecipare alla gara.
Come ha affermato il Consiglio di Stato con decisione n. 8145/2004, però, è necessario che il soggetto validato possa concretamente giovarsi e disporre dei mezzi e capacità del soggetto validante e non invece che tale validazione rimanga solo sulla “carta” ovvero si riduca ad una mera attestazione formale, poiché in questo caso ne verrebbe pregiudicato non solo il risultato ma anche lo stesso principio di concorrenza leale.